Il regime Daratumumab, Lenalidomide, Desametasone ha mostrato benefici di sopravvivenza nel mieloma multiplo di nuova diagnosi
Il regime a base di Daratumumab ( Darzalex ) più Lenalidomide ( Revlimid ) e Desametasone ha mostrato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi.
MAIA è uno studio randomizzato, di fase 3, in aperto, con pazienti arruolati in 176 ospedali in 14 Paesi.
Un totale di 737 pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi non-idoneo al trapianto è stato assegnato a ricevere Daratumumab più Lenalidomide e Desametasone ( n=368; gruppo Daratumumab ) oppure a ricevere solo Lenalidomide e Desametasone ( n=369; gruppo controllo ).
Alla data limite dell'analisi, il 99% dei pazienti in entrambi i gruppi aveva ricevuto almeno 1 dose del trattamento in studio.
Un totale di 209 ( 57% ) pazienti nel gruppo Daratumumab e 298 ( 81% ) pazienti nel gruppo controllo ha interrotto il trattamento, più comunemente a causa di eventi avversi e progressione della malattia.
Il gruppo Daratumumab ha presentato una durata mediana del trattamento in studio di 47.5 mesi e il gruppo controllo ha avuto una durata mediana di 22.6 mesi.
Dopo circa 56 mesi di follow-up, la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) mediana è stata significativamente migliorata per il gruppo Daratumumab rispetto al gruppo di controllo ( P inferiore a 0.0001 ).
La sopravvivenza senza progressione mediana non è stata raggiunta nel gruppo Daratumumab rispetto a 34.4 mesi nel gruppo controllo.
Al follow-up, 48 pazienti nel gruppo Daratumumab sono deceduti e 112 hanno avuto progressione della malattia.
Un totale di 46 pazienti nel gruppo di controllo sono morti e 171 hanno avuto una progressione della malattia.
La sopravvivenza libera da progressione a 60 mesi stimata da Kaplan-Meier è stata pari al 52.5% nel gruppo Daratumumab e al 28.7% nel gruppo controllo.
Nessuno dei due gruppi ha raggiunto una sopravvivenza globale mediana a partire dall'analisi ad interim.
La sopravvivenza globale stimata post hoc di Kaplan-Meier a 60 mesi è stata del 66.3% per il gruppo Daratumumab e del 53.1% per il gruppo controllo.
Non sono stati riscontrati nuovi eventi di sicurezza. Gli eventi avversi più comuni emergenti dal trattamento ( TEAE ) di grado 3 sono stati: neutropenia, polmonite, anemia e linfopenia.
I pazienti nel gruppo Daratumumab hanno riportato più frequentemente eventi TEAE e infezioni di grado 3 o superiore.
La percentuale di pazienti che hanno avuto una risposta completa o migliore è aumentata dal 48% al 51% dall'analisi primaria all'analisi corrente.
Nel complesso, Daratumumab ha conferito un beneficio in termini di sopravvivenza globale e la sopravvivenza senza progressione per i pazienti con mieloma multiplo non-idoneo al trapianto di nuova diagnosi. ( Xagena2021 )
Fonte: Lancet Oncology, 2021
Emo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Tre anni di mantenimento con Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone nel mieloma multiplo
Lo studio di fase 2 di Total Therapy ( TT ) IIIB ha incorporato Bortezomib ( Velcade )nel trapianto tandem...
Qualità di vita correlata alla salute nei pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario esposto a tripla classe trattati con Idecabtagene vicleucel o regimi standard: studio cKarMMa-3
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Classificazione genomica e prognosi individualizzata nel mieloma multiplo
Gli esiti per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi ( NDMM ) sono eterogenei, con una sopravvivenza globale...
Crenigacestat, un inibitore della gamma-secretasi, in combinazione con l'immunoterapia con CAR-T diretta all'antigene BCMA nel mieloma multiplo recidivante o refrattario
Gli inibitori della gamma-secretasi ( GSI ) aumentano la densità dell'antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) sulle...
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica...
Rischio di infezioni associate all'uso di anticorpi bispecifici nel mieloma multiplo
L'uso di anticorpi bispecifici ( BsAb ) nel trattamento del mieloma multiplo ( MM ) recidivante / refrattario sta mostrando...
Studio CANDOR: analisi finale di Carfilzomib, Desametasone e Daratumumab rispetto a Carfilzomib e Desametasone negli adulti con mieloma multiplo recidivante / refrattario con 1-3 terapie precedenti
CANDOR è uno studio di fase 3, randomizzato, in aperto che ha confrontato Carfilzomib ( Kyprolis ), Daratumumab ( Darzalex...
Elotuzumab più Pomalidomide e Desametasone per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: analisi finale della sopravvivenza globale dallo studio clinico ELOQUENT-3
Nello studio di fase II ELOQUENT-3, Elotuzumab ( Empliciti ) combinato con Pomalidomide ( Imnovid ) / Desametasone ( EPd...
Ciltacabtagene autoleucel, una terapia con cellule CAR-T anti-BCMA, per il mieloma multiplo recidivato / refrattario: studio CARTITUDE-1
CARTITUDE-1, uno studio di fase Ib/II che ha valutato la sicurezza e l'efficacia di Ciltacabtagene autoleucel ( Cilta-cel; Carvykti )...